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COME AFFRONTARE E REAGIRE AI PROBLEMI NELLA NUOVA ERA?

por WebMaster

El Morya Luce della Coscienza – [email protected]
Traduzione di Angela Li Volsi - [email protected]

Il testo “Felicidade Realista” (Felicità Realista), di Mário Quintana, definisce il piú grande problema dei tempi moderni e, purtroppo, delle persone insensate e prive di coscienza: LA RICERCA DELLA PERFEZIONE! Non sono mai contente di quello che hanno!!!

¨Dice il testo:
“In principio basterebbe avere la salute, il denaro e l’amore, che mi sembra già un pacchetto considerevole, ma i nostri desideri sono ancora piú complessi. Non è sufficiente non avere la febbre: vogliamo, oltre alla salute, essere magrissimi, in perfetta forma, irresistibili.
Denaro? Non basta averlo per pagare l’affitto, il mangiare e il cinema: vogliamo la piscina olimpica e un soggiorno in uno Spa a cinque stelle.
E quanto all’amore? Ah, l’amore... non basta avere qualcuno con cui poter parlare, dividere una pizza e fare l’amore ogni tanto. Questo sarebbe pensare piccolo: vogliamo AMORE, tutto maiuscolo.
Vogliamo essere visceralmente innamorati, vogliamo essere sorpresi da dichiarazioni e regali inaspettati, vogliamo cenare a lume di candele da lunedi a domenica, vogliamo sesso selvaggio e giornaliero, vogliamo essere felici cosí e non in altro modo. È quello che si guadagna a guardare tanto la televisione!

Ci siamo semplicemente dimenticati di cercare di essere felici in un modo piú realista. Avere un partner costante può, o no, essere sinonimo di felicità. Puoi essere felice scapolo, felice con avventure occasionali, felice con un partner, felice senza averlo. Non esiste amore minuscolo, specialmente quando si tratta di amor proprio. Denaro è una benedizione. Chi ce l’ha deve approfittarne, spenderlo, usufruirne.
Non si deve perdere tempo ammucchiandolo. Appena il necessario per sentirsi sicuri, ma non imprigionati. E se ne abbiamo poco, è con questo poco che dobbiamo cercare di mantenerci a galla, scoprendo cose gratuite, come un po’ di umore, un po’ di fede e un po’ di creatività.

Essere felice in modo realista significa fare quello che è possibile e accettare l’improbabile. Esercitarsi senza aspirare alle passerelle, lavorare senza voler essere un astro, amare senza desiderare l’eterno. Guarda l’orologio: ora di svegliarsi. È importante pensarsi al massimo, cercare dentro di noi quello che ci mobilizza, istiga e conduce, ma senza esigere da se stessi traguardi disumani. La vita non è un gioco dove è premiato soltanto quello che sfiora i suoi limiti. Non trasformiamoci in vittime ingenue di questa competitività.
Se la meta è troppo elevata, riducila. Se non sei d’accordo con le regole, dimettiti. Inventa il tuo proprio gioco. Fai quello che è necessario per essere felice.
Ma non dimenticare che la felicità è un sentimento semplice, puoi trovarla e lasciarla andar via perché non ti sei accorto della sua semplicità. Trasmette pace, non sentimenti forti che ci tormentano e portano l’inquietudine al nostro cuore.
Questo si può chiamare allegria, passione, entusiasmo, ma non felicità.


L’essere umano, per raggiungere l’allegria e la felicità, deve avere il cuore aperto, entrare in contatto con il suo “io interiore”, con le altre persone, e non aver paura delle esperienze dolorose; viverle senza rimanervi legato. Accettare il mondo, quello reale, cosí com'è e esiste.
La maniera di affrontare i problemi, e il modo di reagire agli stessi è il nostro piú grande alleato. Li affrontiamo veramente a cuore aperto, aspettandoci sempre il meglio? Questo è un argomento serio e richiede sempre di piú la nostra attenzione, specialmente se stiamo cercando di liberarci dei vizi della personalità tridimensionale e percorrere un cammino di quinta dimensione.

È importante identificare quello che provoca in noi la perdita dell’equilibrio e, soprattutto, osservare come veniamo reagendo a queste situazioni. Rimarremo sorpresi nell’osservare che quello che in realtà ci fa perdere l’equilibrio non sono i fattori esterni, ma soprattutto la maniera come reagiamo, interpretiamo e sentiamo questi avvenimenti. Reagiamo cercando di mantenere l’equilibrio perché riconosciamo queste situazioni nuove come minacce che ci obbligheranno a fare dei cambiamenti, perciò resistiamo...

Nessuna di queste reazioni, tuttavia, è caratteristica dell’uomo della nuova era.
L’essere umano del nuovo ciclo si impegna innanzitutto nel combattere il suo ego narcisista, affronta apertamente i suoi problemi, usa il suo discernimento, allontana le illusioni del suo ego, perché sa che esso tenta continuamente di giustificare le sue attitudini a suo favore. Dice di si al suo spirito e di no alle energie e situazioni negative, anche se gli fanno dolere il cuore, poiché un cuore amoroso e sintonizzato con le nuove energie si abbandona all’amore e sa che, senza questo amore, l’allegria è impossibile.

Il cambiamento profondo e significativo può avvenire solo attraverso un totale abbandono, una resa dell’ego allo spirito, che non è compiacente, ma misericordioso.
La compiacenza non ci fa sentire responsabili dei nostri atti e ci mette nella posizione della vittima. L’idea di abbandonarsi fa paura alla maggior parte delle persone, tuttavia, abbandonarsi alla natura divina riduce il dolore e risulta in una gradevole sensazione di pienezza e libertà.
Il controllo cosciente dei sentimenti dipende dalla percezione cosciente degli stessi.
Dice la Maestra Nada: “Il sapere non utilizzato è piú pericoloso dell’ignoranza”.
Nella nuova dimensione che si annuncia, l’essere umano cosciente che non assume la responsabilità dei propri atti è considerato vigliacco, non merita ammirazione ma compassione, poiché sta ritardando il suo ritorno a casa del Padre.

La chiave che apre le porte di tutte le sfere piú elevate risiede nella semplicità e nella fermezza del nostro autocontrollo, insieme all’accettazione dei nostri simili, nonché di noi stessi e delle nostre situazioni di vita. L’autocontrollo è esercitato quando reagiamo di fronte a qualsiasi fatto disarmonico negando la sua verità, poiché l’Io Sono è Perfetto.

Dice il Maestro Gesú: “Vedo un certo numero di discepoli, che ho conosciuto personalmente all’epoca della mia crocifissione e all’inviar loro questo messaaggio sento come se stessi parlando a vecchi amici, poiché in questa Grande Presenza Ascesa i secoli sono soltanto un incidente.
Voi che cercate la luce con tanto fervore, provate a sentirvi avvolti nel Mio abbraccio, cercate di sentirvi vestiti di questa luce. Ancorate dentro di voi il sentimento della vostra abilità per realizzare l’ Ascensione.
Tagliate i legami delle cose della Terra che vi mantengono prigionieri.
Sappiate che l’ Amore, la Saggezza e il Potere che accettate dalla Vostra Presenza realizza questo lavoro.

Dovete guardare costantemente dentro il vostro io umano e verificare le abitudini e creazioni che vi si trovano e devono essere estirpate. Io vi conosco e so della vostra onestà. Vi avvolgo nel Mio amore. Vi vesto con la mia Luce. Con la Mia energia vi sostengo affinché possiate proseguire il vostro cammino seminando la giustizia e l’amore.
Confido che ciò vi arrecherà una Radiazione di benessere e che il vostro successo vi porterà un‘illimitata allegria”


VERA GODOY


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